Speciale Piano Transizione 4.0: il punto di vista di Quin su Realtà Industriale

Sul numero di febbraio di Realtà Industriale, l’intervento di Fabio Valgimigli, Managing Director Quin, sul valore del Piano Transizione 4.0

Con la Legge n. 178 del 30/12/2020 è stata approvato il Piano Nazionale Transizione 4.0 che mette a disposizione, per due anni, un investimento di circa 24 miliardi di Euro con l’obiettivo di favorire e supportare il percorso di digitalizzazione e di transizione tecnologica e sostenibile delle imprese italiane.

Sul numero di febbraio Realtà Industriale, la rivista mensile di Confindustria Udine, ha dedicato un approfondimento proprio al Piano Transizione 4.0 dove vengono spiegate nel dettaglio le misure previste. All’interno dello speciale anche il punto di vista di alcuni imprenditori del territorio, tra cui Fabio Valgimigli, Managing Director Quin, che è intervenuto sul tema.

L’approvazione del Piano Nazionale Transizione 4.0 rappresenta un segnale importante per le imprese che oggi si trovano a dover affrontare la sfida della digitalizzazione e che devono avere gli strumenti per intraprendere questo percorso, complesso ma assolutamente necessario per recuperare competitività a livello globale. La maggiorazione dei tetti e delle aliquote prevista è quindi un fattore molto positivo, anche se è necessario semplificare e velocizzare le procedure di accesso alle PMI. Il Piano Transizione 4.0 può davvero essere uno strumento di sostegno per le aziende italiane che dovranno però comprendere che “transizione” significa prima di tutto crescita culturale e revisione dei propri modelli di business e organizzativi. È obbligatorio quindi investire in formazione e consulenza per integrare le tecnologie in un piano di sviluppo e di miglioramento concreto e sostenibile.

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