Quali sono gli elementi che caratterizzano la competitività del mercato attuale e come si inserisce in questo contesto il mondo della consulenza di oggi? Sono queste alcune delle domande a cui il nostro amministratore delegato, Fabio Valgimigli, risponde nell’intervista all’interno dell’ultimo numero di Eventi Nord-Est de Il Sole 24Ore, oggi disponibile nelle edicole del Triveneto.
“In un mercato sempre più complesso e influenzato da cambiamenti globali”- afferma – “la capacità di innovarsi è la chiave per essere e restare competitivi. I ritmi del business accelerano e le aziende necessitano di competenze specifiche, di strategie chiare e di progetti veloci e vincenti per risolvere le criticità e affrontare nuove sfide, le soluzioni però non sono sempre disponibili internamente”.
Se il mercato si complica anche gli ambienti aziendali ne risentono, adattandosi di conseguenza e questo è particolarmente visibile all’interno delle aziende manifatturiere. Per questo motivo condurre interventi di ottimizzazione e sviluppo del business diventa oggi particolarmente sfidante: si richiede know-how specifico e la capacità di gestire armonicamente contesti complessi nel percorso di trasformazione. Aspetti che assumono ancora più rilevanza se l’intervento in oggetto ha per obiettivo la digitalizzazione dei processi produttivi.
“La consulenza specialistica può essere la soluzione per migliorare le performance e individuare gli strumenti necessari ad accendere il valore nelle aziende con percorsi mirati.”
Le nuove tecnologie ICT portano nelle aziende una vera e propria rivoluzione: simulazioni virtuali a supporto di processi decisionali più efficaci, visibilità real time degli avvenimenti di fabbrica e dell’intera filiera produttiva, riduzione degli sprechi, dell’utilizzo di risorse e di tempo. Ma la loro implementazione necessita di contesti adeguati e ricettivi:
“Le soluzioni tecnologiche sono uno strumento e non un fine: queste sono sempre un passo avanti rispetto ai processi aziendali, pertanto occorre inserirle all’interno di un percorso evolutivo in grado di coinvolgere l’azienda nel suo complesso, comprendente anche gli aspetti organizzativi e culturali, perché il rischio è di non raggiungere i risultati sperati.”
Al consulente spetta quindi il difficile compito di comprendere le reali necessità del cliente e indirizzarlo verso un percorso di crescita sostenibile e trasversale, guidandolo nel cambiamento e intervenendo con approcci focalizzati e calati sul caso.
“Per questo motivo tutti gli interventi Quin sono declinati con percorsi di crescita che vanno a coinvolgere contemporaneamente le persone, con formazione e coaching per supportarle l’organizzazione nella gestione del cambiamento, i metodi, introducendo metodologie e modelli per meglio gestire le risorse, e i sistemi, implementando gli strumenti informatici più consoni per rendere più efficiente la gestione dei processi operativi strategici.”