L’accordo definisce i ruoli di tutti i soggetti nelle diverse aree di competenza e permetterà ai Competence Center, presenti su tutto il territorio italiano, e agli otto Digital Innovation Hub di proporre al governo delle attività e aggregazioni per partecipare al Digital Europe Programme.
Obiettivo primario: orientare e sostenere le imprese verso un modello digitale per incrementare la loro competitività. Se la strada per la digitalizzazione delle imprese italiane era già ben delineata, il Covid-19 sta diventando una leva per accelerare l’adozione di tecnologie digitali 4.0. Si aprono vie e opportunità soprattutto per le PMI, spesso in difficoltà per mancanza di competenze e risorse finanziarie per attuare un programma di crescita in ottica di Industria 4.0.
L’opinione del nostro presidente: Elio Catania
“Abbiamo creato oggi l’infrastruttura italiana per l’innovazione 4.0, mettendo insieme le eccellenze del sistema di ricerca e universitario con la capillarità e le competenze del sistema Confindustria. Un supporto concreto per ridisegnare il sistema industriale del Paese. Le imprese hanno bisogno di competenze per affrontare la modernizzazione dei processi produttivi. Questo Accordo è uno strumento operativo – aggiunge Elio Catania, presidente del gruppo tecnico Crescita Digitale delle Imprese – e crea, soprattutto in questa fase di crisi, le condizioni per accelerare gli investimenti 4.0 e per consentire anche alle PMI di cogliere le opportunità legate alla trasformazione digitale”.
L’accordo ha una doppia valenza:
- l’accordo nel breve periodo servirà per sostenere immediatamente la ripartenza delle aziende dopo il lockdown
- nel medio-lungo periodo la collaborazione Confindustria-Ministero permetterà di operare a livello europeo, dove il Digital Europe Programme della Commissione Europea per il periodo 2021-2027 prevede di investire quasi 10 miliardi di euro.