La sfida del know-how aziendale: come metterlo al sicuro?

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Quante volte ci si trova nella situazione in cui viene procrastinata l’uscita di una figura senior, magari alle soglie della (o già in) pensione, perché le conoscenze che detiene sono strategiche per l’azienda? Quanto spesso alcuni ruoli sono ricoperti da persone che non possono mai assentarsi da lavoro perché dall’attività che fanno dipendono processi fondamentali? Quanto spesso un neoassunto impiega troppo tempo per diventare autonomo perché il trasferimento della conoscenza non è agevole?
Massimo Sotgiu, Business Developer di Quin, afferma: “la gestione della conoscenza è un processo che, come gli altri processi strategici aziendali, deve essere ben definito e supportato dagli strumenti più opportuni”.

Si pensi, ad esempio, alla redazione di un preventivo basato su considerazioni tecniche per la realizzazione di un prodotto specifico, dove tipicamente c’è bisogno di: esperienza, per prendere decisioni sui materiali da utilizzare o sulle lavorazioni da eseguire; recupero dei dati da fonti eterogenee (data sheet, PDF, Excel, mail, note scritte a mano su fogli, ecc.); ricerca di preventivi simili realizzati precedentemente; utilizzo di un formato standard per il documento finale ma sufficientemente flessibile per gestire le richieste puntuali del cliente. Un insieme di informazioni nativamente presenti nelle soluzioni di preventivazione e configurazione offerte dalla Quin: P3C Product, Process & Price Configurator.

Il know-how del processo viene trasferito nello strumento – spiega Sotgiu – l’utente viene così supportato con percorsi guidati di configurazione che seguono le stesso iter che seguirebbe un esperto rendendoli quindi accessibili anche ad altre risorse che altrimenti non avrebbero accesso a questo sapere. Anche un nuovo dipendente può recuperare dallo storico in modo rapido ed efficace un preventivo e modificarlo senza temere di ottenere una soluzione incongruente, poiché il processo è governato da precise regole”.

L’impiego di soluzioni per supportare attivamente questi processi operativi può essere esteso a tutta la gestione della Supply Chain, anche questa gestita da regole e vincoli ben precisi e che molto spesso sono noti solo a poche e specifiche persone, che consentano alle aziende una gestione snella ed efficace del Change Management, tema che va sempre tenuto sotto i riflettori in ogni cambiamento aziendale.

Cambiano quindi i processi in oggetto e le regole del gioco, ma non l’approccio di Quin nel strutturare questi processi in modo più efficiente”. Grazie all’esperienza maturata sia in aziende di prodotto che di processo, – incluse quelle di servizi dove le metodologie adottate sono peculiari del settore Quin offre metodi e strumenti per l’orchestrazione dei processi aziendali e per la tutela ed il trasferimento del know-how; questo approccio, oltre a garantire gli obiettivi di business nel rispetto di vincoli (date di consegna, turni di lavoro, capacità delle macchine, ecc.) con la gestione dinamica di varie leve (straordinari, macchinari alternativi, terzisti, ecc.) permette di cogliere un altro risultato importantissimo: portare a patrimonio dell’azienda la conoscenza, l’esperienza e l’abilità delle figure chiave.

Proseguendo sul tema, Sotgiu aggiunge: “un’altra prospettiva, che le aziende dovrebbero considerare in tema di conoscenza, consente di “scoprire” quella che già possiedono, ma di cui non sono ancora coscienti. Nel percorso di trasformazione digitale che le imprese stanno attraversando, le informazioni sono sempre di più e provenienti da fonti diverse. Spesso si crede che dotarsi di una Business Intelligence per il reporting e poi – più raramente – di strumenti di Analytics sui Big Data sia sufficiente per governare questa mole di dati. Siamo invece già entrati nell’era Cognitive, dove l’Intelligenza Artificiale e la Predictive Analytics possono far emergere nuove correlazioni tra i dati in nostro possesso trasformandoli in informazioni strategiche per il business, ottenendo quindi un sapere di cui eravamo all’oscuro e che non avremmo mai raggiunto senza questi strumenti”.

Quin, conscia dell’importanza di questa nuova era, ha stretto una partnership con il team di consulenti IDSys attraverso la società IT’S .:. B2B di Udine, azienda fortemente specializzata sulle tematiche dell’Intelligenza Artificiale, per integrare le proprie competenze e tradurle in soluzioni a valore per le aziende manifatturiere.

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