Cosa vi aspettate da questo evento? Con quale spirito vi apprestate a prendervi parte?
“Per Quin è la prima volta al Global Summit Logistics & Manufacturing, quindi le aspettative sono alte. Ci aspettiamo grande energia e voglia di mettersi in gioco e confrontarsi, specialmente da parte delle aziende interessate a trovare soluzioni per migliorare i propri processi organizzativi e produttivi.
A loro vogliamo presentare la particolarità delle nostre proposte di consulenza, formazione e soluzioni IT per il potenziamento dei processi operativi e di supply chain con l’approccio fortemente pragmatico che ci contraddistingue”.
Siamo ormai nel secondo semestre di quello che da più parti è stato indicato come un anno di ripresa, dopo un decennio di grande crisi. Come sta andando il vostro 2017? Vedete segnali importanti per un periodo di crescita, già dal 2018?
“La nostra realtà è in forte crescita, segno che la specificità delle nostre competenze viene ricercata e riconosciuta positivamente dal mercato. A contribuire a questo trend si aggiunge anche una sempre maggiore apertura delle aziende nel riconoscere la valenza strategica della supply chain e degli impatti positivi che il suo efficientamento determina a tutti i livelli del contesto aziendale.
Il nostro 2017 è stato segnato dall’avvio di un grande progetto che vede l’implementazione del sistema MES attualmente più importante in Italia, in termini di dimensioni e complessità, all’interno di una nota realtà del nostro panorama manifatturiero. Un traguardo di cui siamo certamente orgogliosi e che avrà conseguenze importanti anche nel 2018″.
Ci sono delle novità che presenterete al #GLMSummit17 o un prodotto o servizio che metterete in qualche modo in evidenza o di cui volete accennare in queste righe?
“Più che un prodotto, vorremmo evidenziare un elemento fondamentale che caratterizza il nostro approccio consulenziale e consente di fare la differenza quando si interviene nei contesti di business: il declinare i percorsi di miglioramento dei processi aziendali lungo direttrici in grado di coinvolgere contemporaneamente le persone, i metodi e i sistemi aziendali. Non ci si deve limitare a individuare un generico “best of breed”, bensì il “best of context”, ovvero la soluzione che meglio incontra le attese, gli obiettivi e le criticità dello specifico caso perché solo in questo modo è possibile garantire il raggiungimento dei risultati sperati. Questo è quello che vorremmo trasmettere a chi vorrà conoscerci in queste 2 giornate”.
Si fa un gran parlare di Industria 4.0, una sfida importante per un futuro (che in molti modi è già presente) che ci riserva enormi cambiamenti. Come state affrontando questa sfida e cosa consigliate ai vostri clienti, per crescere in questa direzione?
“Il nuovo paradigma che si sta affermando e le nuove tecnologie richiedono un adeguamento sostanziale della logistica ma, soprattutto, l’introduzione di nuovi modelli organizzativi. Quin, che per vocazione mette in campo la propria esperienza nell’affiancare le imprese durante questi processi di cambiamento, conosce bene le difficoltà che si possono incontrare in questa fase adattiva. Non bisogna dimenticare che le soluzioni tecnologiche sono uno strumento, non un fine: queste sono sempre un passo avanti rispetto ai processi aziendali e, pertanto, occorre inserirle all’interno di un percorso evolutivo in grado di coinvolgere l’azienda nel suo complesso, comprendente anche gli aspetti organizzativi e culturali.
Ecco perché abbiamo dato vita a Q.I. Maturity 4.0: uno strumento ad hoc per aiutare le aziende a capire a che punto sono nel processo di digitalizzazione e quali sono i passi che concretamente possono e devono fare per evolversi in un ottica 4.0″.
Quando guardate al futuro e ai possibili scenari prossimi del vostro settore, quanto in avanti riuscite a spingervi? 5, 10, 20 anni? Quale sarà, secondo voi, il cambiamento più impattante per il settore, nei prossimi 10 anni?
“L’incalzante digitalizzazione dei processi produttivi porterà nelle aziende una vera e propria rivoluzione che determinerà la ricerca di sempre maggior controllo e reattività. Di riflesso il mercato dovrà essere in grado di fornire strumenti sempre più funzionali nel definire simulazioni realistiche e supportare i processi decisionali in maniera efficiente, riducendo progressivamente l’impiego di risorse, energia e tempo. Flessibilità e interconnessione, penso saranno queste le parole chiave che segneranno il cambiamento dei prossimi anni”.