Quali benefici dagli investimenti nel Manufacturing 4.0: il caso Coveme

Quali sono i benefici concreti che gli investimenti nel Manufacturing 4.0 generano? Possiamo trovare delle risposte a questa domanda prendendo in considerazione il progetto realizzato, con il supporto di Quin, per Covemeazienda specializzata nella conversione di film in poliestere per vari settori come le energie rinnovabili, la stampa grafica e industriale, la microelettronica, i trasporti e gli elettrodomestici. L’Azienda, con due siti di produzione (in Italia e in Cina) e tre laboratori di ricerca e sviluppo (in Italia, Cina e Germania), esegue lavorazioni di laminazione, spalmatura, trattamenti superficiali, termostabilizzazione e taglio.
Il processo produttivo inizia dalla preparazione delle miscele di Pet, successivamente utilizzate nei reparti di accoppiamento/laminazione/spalmatura per ottenere come semilavorato un master roll; questo può essere tagliato, in un reparto dedicato, per produrre roll personalizzati o fogli. Già da questi primi elementi, si può intuire che ci troviamo di fronte alla complessità di una manifattura in parte discreta e in parte di processo.

Il progetto Coveme: gli obiettivi verso il Manufacturing 4.0

Il progetto, sviluppato con la partnership di Quin, non aveva originariamente solo l’obiettivo di trasformare la produzione in un Manufacturing 4.0, ma nasceva dall’esigenza dell’Azienda di raccogliere e dare visibilità ai dati originati dal processo manifatturiero attraverso l’implementazione di un sistema MES, con l’intento di misurarne le performance e certificare la qualità del prodotto.
In fase di avvio, però, sono emerse da un lato la necessità di codificare e standardizzare i dati di input, dall’altro quella di rendere oggettiva una conoscenza dei processi detenuta esclusivamente nella memoria e nell’esperienza degli operatori appartenenti ad aree aziendali diverse, la cui comunicazione spesso non era agevole.
L’azione preliminare è stata, quindi, la messa a punto di un sistema di anagrafica delle informazioni, omogenea e organica, su tutti i processi. Superato questo primo scoglio e implementato il MES, è nata l’esigenza di integrare altre applicazioni come lo schedulatore, per rendere efficiente il processo di definizione del piano di fabbrica per ogni singola macchina, la pianificazione degli ordini di medio-lungo periodo e, connesso a questo, il budgeting e l’Asset Management, ovvero il sistema a supporto dei processi di manutenzione degli impianti.

Percorso Manufacturing 4.0: i risultati raggiunti

Il percorso verso Manufacturing 4.0 è in continua evoluzione, ma è possibile rilevare già alcuni importanti risultati, in gran parte originati dalla disponibilità dei dati di fabbrica, grazie al MES.

  • La qualità del processo e del prodotto si può certificare grazie alla disponibilità delle variabili di processo (200 variabili per ogni impianto campionate ogni 10 secondi) fornite dagli impianti;
  • La gestione della preparazione delle miscele consente la tracciabilità e il rispetto della qualità, oltre alla connessione con il gestionale (tutto paperless);
  • Il governo centralizzato dei parametri tecnici rappresentativi del setup degli impianti riduce la dipendenza dal know how radicato nella memoria storica degli operatori;
  • Il sistema di analisi delle efficienze offre un totale controllo dei tempi di run/stop, automatizzando un processo dichiarativo in precedenza manuale;
  • Una visione a livello strategico sulle necessità future definite dal budget e validate dalla capacità finita dello stabilimento, al fine di garantire l’adeguato livello di servizio al cliente. Tutto questo è reso disponibile, e di immediata fruizione, anche in termini simulativi, grazie agli strumenti di pianificazione implementati;
  • La capacità di comprendere la correttezza degli investimenti previsti (sia sugli impianti produttivi sia sulle risorse/persone) grazie alla simulazione messa a disposizione dallo strumento di pianificazione.

Nel particolare periodo che il nostro Paese e il mondo stanno vivendo a causa della pandemia, l’importanza dello strumento di pianificazione risulta ancora maggiore poiché consente a Coveme di affrontare e gestire variabili importanti, come un orizzonte più ristretto di rilascio degli ordini di produzione. Grazie al planning l’azienda è più flessibile nella programmazione e non è costretta, ad esempio, a creare stock inutili che rischiano di non essere utilizzati/venduti.

Il caso Coveme, quindi, evidenzia in modo chiaro come il percorso verso il Manufacturing 4.0, supportato da un partner competente e flessibile come Quin, abbia aiutato l’Azienda ad attrezzarsi per affrontare criticità e imprevedibilità ben oltre la pandemia.

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