All’interno di Eventi NordEst in allegato a Il Sole 24Ore di oggi, Q.I. Maturity 4.0 torna a far parlare di sé. Il tema dell’Industry 4.0 continua a confermare la sua fortissima attualità e proprio la prima pagina dell’inserto è dedicata al rapporto Nord Est 2017 che, curato dall’omonima fondazione, lo evidenzia come uno degli aspetti di attualità che più influenzano la salute e le prospettive future del tessuto economico per le imprese di quest’area. E se sul territorio sono presenti realtà che si sono già adattate al nuovo paradigma produttivo, a guidare la crescita negli investimenti nella manifattura digitale non sono solo le imprese medio-grandi, ma anche quelle di dimensioni più ridotte, sempre più consapevoli dei benefici ottenibili in termini di efficienza, efficacia e flessibilità nelle performance (non solo produttive).
Occorre avere ben presente che l’industria 4.0 non si basa su una singola tecnologia, ma su un insieme fortemente eterogeneo di soluzioni innovative (sistemi di Advanced Manufacturing, realtà aumentata, Cloud, stampanti 3D, Smart Robot, IoT, ecc) che modificano l’organismo azienda in un universo coeso e interconnesso col mercato. Il successo della trasformazione dipende, in primis, dalla capacità di selezionare e implementare le soluzioni più in armonia con le specifiche caratteristiche e necessità del caso e, successivamente, di saper guidare efficientemente l’intera azienda lungo il processo evolutivo.
“Per questo motivo – spiega il nostro amministratore delegato Fabio Valgimigli – abbiamo dato vita a Quin Industry Maturity 4.0”. Nato per misurare l’intelligenza digitale delle aziende, questo strumento coniuga analisi sui processi operativi, organizzativi e sui sistemi IT proprietari con il livello di complessità del business affrontato “evidenziando immediatamente quelli che sono gli ambiti a livello di processi, tecnologie e organizzazione che devono essere oggetto di sviluppo in chiave Industry 4.0, tarando un percorso mirato sulla base delle caratteristiche del contesto.”
Il focus rimane la capacità di cogliere le specificità del contesto, ma approcci pragmatici e competenze operative permettono di fare la differenza nel successo dei progetti di sviluppo in ambito Industria 4.0: “la digitalizzazione”- commenta – “è un fenomeno pervasivo rispetto all’organizzazione e richiede non solo competenze tecniche molto profonde, ma anche la capacità di ridisegnare e adeguare i processi e le strutture che supportano.”
Q.I. Maturity 4.0 è infatti uno strumento fortemente operativo, frutto di ricerche svolte in collaborazione con il mondo accademico e dell’esperienza maturata a fianco di varie realtà industriali, che unisce competenze informatiche e organizzative per definire e implementare un percorso concreto verso il nuovo paradigma produttivo.
Senza dubbio, la grande richiesta di strumenti analitici di questo tipo in aziende anche molto diverse per dimensioni e settore non fanno che confermare la necessità diffusa di essere guidati in questo nuovo percorso di crescita.